Dopo il no di Virginia Raggi a Roma 2024, il membro del Cio Mario Pescante ha espresso tutta la sua delusione
“Rimane l’amarezza di una decisione incomprensibile, che colpisce soprattutto la speranza per il futuro“. Così Mario Pescante, membro Cio, ai microfoni de “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento, parlando dello stop alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024 per volere della giunta capitolina a cinque stelle guidata da Virginia Raggi.

LaPresse/Fabio Cimaglia
“Il sindaco ha parlato di priorità, inserendo tra queste le buche, i trasporti e la mondezza – spiega l’ex presidente del Coni – io in testa ci metterei un’unica priorità: colpire e affondare la corruzione. E allora avremmo potuto parlare tranquillamente dei Giochi a Roma“. Pescante ha già definito una ‘commedia’ quanto capitato: “commedia per il mestiere che fa il vero personaggio che non ha accettato la candidatura (Grillo, ndr). Non è una parole disdicevole, ma parlare di commedia all’italiana ci fa ricascare nel fosso dei luoghi comuni con cui viene visto il nostro paese“.
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