Aldo Montano e il Ct Sirovich hanno commentato con amarezza la decisione arbitrale che è costata la sconfitta dell’azzurro contro Kovalev

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Aldo Montano è uscito sconfitto dal quarto di finale contro Kovalev, anche a causa di qualche decisione arbitrale controversa. L’atleta azzurro non riesce più a vincere una medaglia olimpica in singolo dall’oro di Atene 2004. Al “Corriere della Sera”, Aldo Montano ha spiegato il motivo di questa sconfitta tornando anche sulle decisioni arbitrali: “l’unico rammarico è essere partito male. Ma poi ho recuperato e me la sono giocata. Quella stoccata? L’arbitro deve convincersi da solo. Peccato, l’avevo ripreso, si poteva fare di più. Vado avanti fino a Tokyo 2020? Se rimango competitivo, perché no? Forever young“.

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C’è rammarico anche nelle parole del Ct Giovanni Sirovich: “questa è una gara alla quale si sono qualificati i più forti. Poi può succedere che il numero 1, Yakimenko, perda dal numero 32. Ma questo fa parte del gioco: si chiamano Giochi olimpici per questo. Perdere con Kovalev ci sta, l’avevamo messo in conto. La cosa bella di questa avventura è stato essere qui e giocarsela. Avreste dovuto vedere Aldo allenarsi con il tutore a due giorni dall’operazione: è stato un eroe. Poi però rimane quell’ombra e il pensiero che se ce l’avessero fatta giocare fino in fondo, chi lo sa… Da anni è così. Nello sport devono esserci un’etica e un onore e devi poter competere con i migliori”.
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