Mara Romero Borella fa il suo esordio in UFC 216 battendo Kalindra Faria per sottomissione: vittoria storica per la prima fighter italiana nell’Ultimate Fighting Championship
UFC 216: Mara Romero Borella batte Kalindra Faria – Il movimento delle MMA italiane ha raggiunto un altro prestigiosissimo traguardo. Mara Romero Borella, questa notte ha fatto la storia: la fighter italiana (con origini honduregne da parte di mamma) ha fatto il suo esordio in UFC, diventando la prima donna a difendere i colori azzurri nell’ottagono più famoso al mondo. Mara Romero Borella si è aggiunta a Marvin Vettori e Alessio di Chirico diventando la terza italiana presente in UFC, la quinta di sempre se al terzetto si aggiungono Alessio Sakara e Ivan Serati.
UFC 216: Mara Romero Borella batte Kalindra Faria – Il match di questa notte non era di certo fra i più facili. La fighter azzurra è stata chiamata ‘in fretta e furia’ per sostituire Andrea Lee, esclusa perché fuori dal programma USADA, nel 2016 aveva fatto uso di diuretici e dovrà essere sottoposta a test per 6 mesi prima di esordire in UFC. L’avversaria di Mara Romero Borella inoltre, rappresentava un complicato ostacolo: la rasiliana Kalindra Faria (18-5-1), campionessa Titan FC dei pesi gallo, con un passato nei paglia.
UFC 216: Mara Romero Borella batte Kalindra Faria – La nostra portabandiera non si è fatta di certo intimorire, iniziando il match con grande aggressività. Dopo aver schivato i primi pugni della brasiliana, Mara l’ha subito bloccata alla vita, effettuando un rapido takedown. Nella lotta a terra, l’azzurra non ha mai perso il suo vantaggio, riuscendo prima a posizionarsi sopra l’avversaria, per allontanarla successivamente dalla parete della gabbia per evitare possibili ribaltamenti che le avrebbero fatto perdere la posizione. Mara ha controllato abilmente il braccio sinistro dell’avversaria, sbarrando la strada ad ogni tentativo di Faria di uscire dalla situazione di svantaggio. Nel finale Mara è riuscita a chiudere abilmente la brasiliana in una rear-naked choke costringendo Faria ad arrendersi per sottomissione dopo appena 2 minuti e 54 secondi del primo round.
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