Tra la pallavolo, il basket e il calcio, ma anche in tutti gli altri sport abbiamo cercato quali tra gli atleti italiani quest’anno sono stati meritevoli di promozione e quali di bocciatura, ecco cosa ne è uscito fuori
Gli sportivi d’Italia, ecco come potremmo definire tutti quegli italiani che eccellendo nel proprio sport portano in alto il nome del nostro Paese nel mondo. Perchè un conto è eccellere individualmente nella propria specialità sportiva, ma ben altra responsabilità ne deriva quando indossando la maglia azzurra ne rappresenti valori e carica agonistica. Proprio per questo vorremmo parlarvi di quelli che per noi sono i promossi e i bocciati tra gli atleti italiani del 2016.
Top&Flop – Promossi

LaPresse/Stefano Colarieti
Bebe Vio – Non poteva essere altrimenti che così. Perchè la schermitrice oltre a portare medaglie a bizzeffe a casa mentre rappresentava il nome dell’Italia, ha carattere e voglia di vivere da vendere. Se infatti qualcun’altro nelle sue condizioni avrebbe gettato la spugna e si sarebbe dato per vinto, lei non l’ha fatto. La sua carica emotiva infatti sta tutta nel suo cuore oltre che nel suo indiscutibile talento. Perchè Bebe ha fatto del suo handicap la sua forza e delle sue mancanze non il suo tallone d’Achille bensì il punto nevralgico dalla quale partire per vincere tutto. Fortissima.

Matteo CAVADINI
Alex Zanardi – Mai stanco di vincere, l’ex pilota attualmente campionissimo del paraciclismo è un altro esempio di come nella vita non è ciò che ci accade a decidere per noi, ma è come reagisci che fa la differenza. Alle Olimpiadi di Rio 2016 non c’è stata storia per nessuno, lui è il campione e rimarrà tale finchè lui stesso non deciderà di capitolare.

LaPresse/Alfredo Falcone
Ivan Zaytsev – Detto lo Zar, Ivan è uno dei pallavolisti italiani più forti in circolazione. Con i suoi occhi azzurri fa girare la testa alle italiane e con le sue schiacciate, invece, fa girare la testa agli avversari. Bello e talentuoso, Zaytsev ha trascinato la Nazionale italiana di pallavolo fino all’argento delle Olimpiadi di Rio 2016 divenendo uomo simbolo di un’intera Nazione di pallavolisti improvvisati. Trascinatore e carismatico Zaytsev merita la promozione a pieni voti.

LaPresse/Gian Mattia D’Alberto
Tania Cagnotto – Certo la sua carriera si è conclusa ma il suo ultimo anno di attività ha lasciato i brividi sulla pelle di molti. La tuffatrice più forte che l’Italia abbia avuto infatti ha ottenuto quello che voleva e che da tempo aveva deciso che si sarebbe presa prima del suo ritiro: la medaglia olimpica. A suon di allenamenti e sudore la talentuosa Cagnotto figlia d’arte è riuscita a superare perfino il padre. Superba.
Francesco Molinari – Vincitore a Milano della 37esima edizione degli Open d’Italia il golfista italiano vanta un’ultima stagione. Sempre alla stregua di sportivi americani ed inglesi della sua specialità, questa volta proprio in casa sua, Molinari è riuscito a batterli mettendo una firma su un 2016 da favola. Un anno che come lui stesso ha ammesso non deve rimanere un caso fortunato, ma bensì un punto di crescita dalla quale partire.
Top&Flop – Bocciati

LaPresse/Spada
Alessandro Gentile – Una stagione davvero pessima per l’ormai ex giocatore di Milano che ha concluso i suoi rapporti con il team Armani dopo una serie di incomprensioni-prestazioni pessime. Una stella cadente e non promettente. Una cometa, viste le buone premesse della carriera del giovane cestista non rimane che l’amaro in bocca di un’occasione sprecata.

LaPresse/Reuters
Fabio Fognini – Nonostante la sua vita privata vada alla grande con il recente annuncio che presto diventerà papà, Fabio non riesce ad ingranare la marcia giusta per sfondare nel tennis come vorrebbe. Al 49° posto del ranking Atp attuale Fognini ha visto il suo 2016 iniziare male con un infortunio. Ad aprile con la ripresa dell’attività agonistica però Fabio non è riuscito ad ottenere nessun buon piazzamento: esce al primo turno al Roland Garros e al secondo a Wimbledon.
Martin Castrogiovanni – Il rugbista italiano è qui per demeriti morali oltre che sportivi. Nota è infatti la bugia che lo ha portato ad una festa a Las Vegas e non in Argentina, dove aveva detto che si sarebbe dovuto recare per problemi familiari, quando al contrario doveva allenarsi con la propria squadra. Un disertore degli allenamenti a tutti gli effetti, ma non un disertore del divertimento.

LaPresse/XinHua
Graziano Pellè – Tacciato da molti come la vera perla rara dell’Italia del calcio agli Europei si è dimostrato alla fine come la pecora nera della Nazionale italiana. Il bel calciatore nella partita ad Euro 2016 contro la Germania infatti ha firmato la propria fine dopo che avendo mimato ad Neur, portiere della Nazionale tedesca, il gesto del “cucchiaio” un po’ arrogantemente, ha poi finito con lo sbagliare clamorosamente il rigore condannando l’Italia alla sconfitta contro il nemico (calcistico) numero uno. Presuntuoso.
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