La Ginnastica Usa trema sotto le accuse dell Indianapolis Star che scoperchia un vaso di Pandora raccapricciante: pedofilia e abusi ad opera di allenatori orchi
La Ginnastica Usa e la pedofilia – Lo scenario che si intravede tra le indagini del quotidiano Indianapolis Star all’interno del mondo della ginnastica americana ha davvero del raccapricciante. Secondo il giornale USA, che ha spulciato tra gli archivi della polizia tra i fascicoli delle sue indagini, infatti la ginnastica made in America potrebbe stravolgersi a causa dello scandalo pedofilia che si fa sempre più concreto.
La Ginnastica Usa e la pedofilia – I numeri parlano chiaro, sarebbero 368 le ginnaste abusate negli ultimi 20 anni da allenatori e tecnici. Si parla dunque di un’atleta abusata ogni 20 giorni. Dunque non si tratterebbe di singoli individui-orchi bensì di una rete ben più ampia che se coperta dalla Federazione Usa di ginnastica farebbe gridare allo scandalo come mai prima d’ora.

LaPresse/AbacaPress
La Ginnastica Usa e la pedofilia – Le statistiche allarmanti mettono in luce dunque un mondo di orchi rimasto per troppo tempo nell’ombra, ma com’è possibile che di tutto questo nessuno se ne sia accorto fino ad oggi? La risposta di una ginnasta abusata rivela quale sarebbe il motivo per cui alcuni segreti sarebbe meglio non rivelarli: “mica puoi salire sul podio se metti in prigione i tecnici più bravi”.
La Ginnastica Usa e la pedofilia – Lo scenario è davvero orribile. Tra gli allenatori accusati anche Doug Boger che nonostante un’incriminazione per abuso sessuale fu mandato a ricoprire l’incarico di allenatore in competizioni internazionali ed eletto Coach dell’anno nel 2009, come riporta Gazzetta dello Sport. Solo quando alcune ginnaste videro il suo nome tra gli allenatori che avrebbero dovuto seguirle decisero di denunciare stanche di subire quelle violenze troppo brutali per delle ragazzine adolescenti.
La Ginnastica Usa e la pedofilia – Tra queste anche Anna Malver che nel 2012 denunciò di aver dovuto subire violenze quando aveva appena 11 anni. Oggi Steve Penny, presidente federale della Federazione, chiamato in cattedra a spiegare quanto è stato scoperto ammette: “non c’è niente di più importante per noi che proteggere le nostre atlete. Ci dispiace apprendere che ad alcuni di questi ragazzi sia stato fatto del male”. Lo stesso presidente federale però quando fu denunciato Doug Boger da altre due atlete, Charmaine Carnes e Jennifer Sey, esprimette tutta la sua incredulità nei confronti delle parole delle ragazze.
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